Sembra indispensabile parlare, necessario ai fini della sopravvivenza. Ancora di più però è farlo su cose inutili, banali, vuote; parlare, sennò, di cose che non si conoscono, discorrendo sui massimi sistemi del mondo, senza basi, nel modo più arbitrario possibile. C'è il gusto di aprire la bocca solo per dare un po' d'aria alle corde vocali e consumare dell'ossigeno. Parlare, Parlare, Parlare. Inesorabili. Si parla di tutto tranne che di ciò di cui veramente vogliamo discorrere e confrontarci. Ci si tiene dentro ciò che ci fa persone interessanti e non una massa informe che sbava dietro a minigonne vertiginose o addominali scolpiti. Teniamo noi stessi talmente nascosti agli altri che finisce che la nostra identità si fonde alla maschera che la socierà finisce per darci. Vuoti. Ci si crede persone rispettabili a parlare dell'inquinamento, della politica mondiale, dei bambini in africa che muoiono. Per carità non ho nulla contro ciò, ce l'ho solo contro coloro c

Nella foto:
bimba tibetana con uno
sguardo stupendo che secondo
me si esprime meglio di molte parole.
bimba tibetana con uno
sguardo stupendo che secondo
me si esprime meglio di molte parole.
Tea
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