mercoledì 24 marzo 2010

piccoli disegnatori crescono


No...in realtà il titolo non è azzeccato per due motivi :
1- non mi posso reputare una disegnatrice
2- non sto crescendo in niente

comunque a parte questo oggi ho affrontato la tavoletta grafica e un nuovo programmino... diciamo che è un incrocio tra Photoshop e Paint... con qualche rimando a quel programmino/giochino della disney : Disney magico artista... vabbè ^^". Questo simpatico programmino si chiama : Artweaver.

Vabbè...
diciamo che inizia a piacermi la tavoletta grafica, anche se per ora rimango fedele alle vecchie tecniche manuali.

Metto il disegnino (rigorosamente incompleto e tale resterà) di oggi.
Bozza a matita su un foglio da appunti e messo a posto col suddetto programmino.
(non riesco ancora a fare le proporzioni direttamente sul pc, giuro, è terribile)
autovoto?...boh... massì, esageriamo, 5 su 10 .

Per vederlo ingrandito cliccate... anche se non vedo il perchè andrebbe visto ingrandito xD

domenica 21 marzo 2010

riflessione n2


La gente è superficiale. Irrimediabilmente superficiale.
Poi ci si lamenta dei nostri politici, della Tv che manda in onda solo schifezze e simili...
E' impossibile pretendere di cambiare il mondo se prima non cambiamo noi stessi. Lo so. Detta così sembra una frase fatta che non dice niente a nessuno, o che se dice, alla fine viene presa come solo parole.
Forse lo sono. Solo parole.
Ma giuro, più vedo, più sperimento, più vivo, più penso e più mi rendo conto che la gente non sa pensare. Sono in pochi a saperlo fare, e la maggior parte di loro è troppo pigra per prendersi la briga di interessarsi davvero e capire.
Non sto parlando di massimi sistemi, non ho le conoscenze nè la presunzione di farlo. Non ne sono capace.
Io parlo delle cose comuni, di ciò che ci circonda sempre, in cui ci muoviamo e ci troviamo a sopravvivere ogni santo giorno.
Le persone con cui viviamo ci catalogano, vedono una volta cosa ci piace, decidono che quella passione, se di passione si può parlare, è il tuo tratto caratteristico. Etichettato. Punto. Basta. Tu sei quello, non sei niente di più, niente di meno. Tu sei SOLO quello.
Adesso... o sono il particolarmente complicata, cosa che sono convinta di essere almeno in parte, o davvero nessuno ha la capacità di capire diciamo almeno al 50% la personalità, non dico di un conoscente, ma di un amico. Ci si ferma agli aspetti superiori, esteriori, quelli che palesiamo davanti al mondo. Quelli che non devi cercare. Quelli che però probabilmente sono anche banali, a lungo andare piatti, a lungo andare si rivelano per quello che sono : parziali, ma anche di questo molti non se ne accorgono.
L'uomo è pigro, perchè scomodarsi a conoscere, quando hai la pappa pronta? Tack...Fatto... no problem. Già a posto.
Comprendere DAVVERO le persone è come un viaggio, ne sono fermamente convinta.
Una persona non può affrontare una nuova cultura e un nuovo paese con dei pregiudizi e con la mente chiusa, deve essere pronta ad accettare, rispettare e conoscere il più possibile. E' impossibile arrivare a una visione completa, ma l'importante e crederci.
Come non si può viaggiare con un pacchetto "all inclusive" dove c'è un tizio che ti racconta un paio di cose, ti fa vedere un punto di vista, ti filtra la realtà, e tu come un beota sei li che ti bevi tutte le sue favolette. No. Assolutamente! Uno deve saper capire ed andare a fondo, ogni cosa bella ha un lato negativo, ogni cosa brutta ha un suo fascino. Bisogna vedere il vero volto di quella cultura come bisogna cercare il vero Ego delle persone con cui si vuole avere un rapporto importante.
Etichettare fa male alla salute!
ok... ho divagato un po'... Mi affascina davvero tanto la complicatezza e l'imbecillità dell'animo umano.

riflessione irritata

Mi urta e mi deprime l'incapacità della gente di capire ed ascoltare veramente ciò che gli si dice. L'incapacità di comprenderti.
Forse anche più dell'ignoranza in sè e del mancato risetto alle cose e alle persone.
Probabilmente è perchè, mentre i secondi te li aspetti dagli estranei, i primi sono legati a chi ti sta vicino.

lunedì 15 marzo 2010

mercoledì 3 marzo 2010

sua mediocrità - cronache di un orgoglio ferito che non vuole morire


Sua Mediocrità. Quasi tragico è scoprire come quel qualcosa a cui uno ha dedicato gran parte della propria vita, è qualcosa che invece non ti porta da nessuna parte, non perchè sia sbagliato quel qualcosa, ma perchè sei tu ad avere delle defezioni, sei tu a non essere adeguato. Ironico è scoprire come invece della gente ha quel qualcosa che manca a te, non sa di averlo e non lo riconosce, ma appena viene stimolata questa persona ti raggiunge, ti saluta e va avanti lasciandoti arrancare nella tua mediocrità che come fango ti rallenta, ti blocca e t fa scivolare. Ti sentivi il grande, una persona sopra la media, superbo? si, ma perchè deve essere per forza un male sentirsi forti in almeno una cosa? Perchè non si possono avere piccoli momenti di gloria, piccole soddisfazioni? Lo sai perfettamente che c'è gente più in gamba di te, ma ti rendi pure conto che loro hanno messo nella loro passione almeno il quadruplo della tua volontà, loro hanno il diritto di essere più di quanto tu sia. Continui a trovarlo ingiusto,ti affliggi, ti senti inutile, invidi, ma in fin dei conti sei convinto che loro possano; ti dici, prima o poi ce la farò, prima o poi arriverò. Ed ecco che il mondo crolla, inesorabile, e tutto si rivela un fragile castello di carte quando ti trovi a constatare i tuoi limiti, la tua inettitudine, e che non è vero: tu non ci arriverai mai. Ci sono tanti migliori di te, e molti di questi non si impegnano neanche per esserlo. E' inutile. Sei diverso. No, anzi, sei uguale, uguale a tutti. Sei mediocre, come mediocri sono tutte le persone e tutte le cose che fai. Non hai nulla più di nessuno, e ciò su cui scommettevi è solo un sogno. Inafferrabile. ... Ma perchè allora non dovrei più inseguire quel sogno? Solo perchè non ho i numeri? E chi l'hai detto? Il mio stupido orgoglio? Fermati ti farai solo del male! Può essere, ma alla fine in ogni essere umano c'è un po' di sano masochismo. Voglio provare a farmi male. Voglio provare a sentirmi importante, almeno per me stessa. Voglio ritrovare la fiducia in quella persona che dovrei conoscere meglio di chiunque altro ma che invece mi è oscura in un modo quasi totale. E se fosse davvero un fallimento? Amen. Sarà un'esperienza. Vivrò e vivrò ancora, proverò e proverò ancora. Non può essere tutto uno sbaglio nella vita di una persona. Sua Mediocrità è qui e ora.

Nda: scusate il piccolo sfogo.
No, non è un estratto da un mio qualche progetto, è proprio un mio sfogo, l'urlo del mio orgoglio